Ousmane Ndiaye Dago (nato nel 1951 a Bambey, Senegal) è un artista e docente dal talento poliedrico, attivo tra fotografia, pittura e design. Dopo il diploma all’Institut National des Beaux-Arts di Dakar (1973‑1976), si specializza in Arti Grafiche presso la Royal Academy di Anversa nel 1981.
Docente presso l’Istituto delle Belle Arti di Dakar, ha diretto riviste culturali come Lika e The New African, e realizzato campagne grafiche per istituzioni e aziende. La sua produzione artistica si distingue per il ciclo “Femme Terre”: fotografie che ritraggono corpi femminili coperti di argilla, un gesto performativo e simbolico che unisce corpo, cultura e natura. Questa pratica ricerca un equilibrio tra visibilità e anonimato, suscitando uno sguardo spirituale più profondo.
Negli anni ’90 e 2000 partecipa a prestigiose biennali internazionali (Dakar, Valencia, Brno) e tiene mostre personali in Europa, tra cui il “Mese della fotografia” a Cartagena e spazi espositivi in Italia, con monografie curata da Achille Bonito Oliva e Martina Corgnati.
Il suo lavoro, in bilico tra corpo e mito, rituale e performance, lo inserisce tra i protagonisti dell’arte contemporanea africana, in dialogo con la scena globale.
