Collection: Berger John
John Berger (Londra, 1926 – Francia, 2017) è stato tra i pensatori culturali più incisivi del Novecento: critico d’arte, romanziere, poeta, pittore e sceneggiatore politico. Nato artista, si formò alla Central School of Art e alla Chelsea School of Art, ma presto si affermò come critico militante sul New Statesman, dove fece della critica d’arte un atto politico.
Nel 1972, con Ways of Seeing, cambiò per sempre il modo di osservare l’arte, offrendo al pubblico una visione critica del linguaggio visivo, del consumismo e del ruolo delle immagini nella società. Lo stesso anno pubblicò G., romanzo che vinse il Booker Prize e di cui Berger donò metà del premio ai Black Panthers, in segno di adesione attiva alle lotte antirazziste.
La sua produzione, vasta e variata, comprende saggi su fotografia (A Seventh Man), narrativa memorialistica, poesia e sceneggiature, sempre attraversata da un forte impegno sociale e marxista. Fino alla fine, Berger ha mostrato come l’arte possa essere un modo di vedere, pensare, resistere e condividere umanità. Il suo straordinario lascito continua a risuonare nel dibattito contemporaneo sull’arte, la politica e la comunità.