Corpo Elettronico: videoarte e sperimentazione nella pubblicazione Prearo

Nel panorama della videoarte italiana degli anni Settanta e Ottanta, "Corpo Elettronico" rappresenta una pubblicazione fondamentale. Edito da Prearo Editore, il volume documenta una stagione di sperimentazioni visive e concettuali in cui il corpo, il linguaggio e la tecnologia si fondono per dare vita a nuove forme di espressione artistica. In questo articolo esploriamo il contesto storico e culturale da cui nasce il progetto, i protagonisti coinvolti e il ruolo pionieristico dell’editoria nel raccontare le arti tecnologiche emergenti.

La nascita della videoarte in Italia Negli anni Settanta, artisti e collettivi iniziano a sperimentare l’uso del video come mezzo espressivo autonomo. Influenzati dalla performance art, dall’arte concettuale e dalle ricerche internazionali di artisti come Nam June Paik e Bruce Nauman, anche in Italia si sviluppa un linguaggio visivo che fa del corpo, del tempo e del dispositivo tecnologico il fulcro dell’opera.

Corpo come linguaggio, elettronica come medium Il volume "Corpo Elettronico" si inserisce in questa cornice, raccogliendo opere e riflessioni che indagano il corpo come segno, presenza, strumento e simbolo. Attraverso fotografie, frame video e testi critici, la pubblicazione esplora le interazioni tra corpo e dispositivo elettronico, documentando un’epoca in cui l’arte si fa anche riflessione sul ruolo della macchina, del media, della percezione.

Il ruolo di Prearo Editore nella diffusione della videoarte Prearo Editore si è distinta fin dagli anni Settanta per l’attenzione alle pratiche artistiche contemporanee meno convenzionali. Pubblicare "Corpo Elettronico" ha significato dare forma editoriale a un linguaggio ancora in divenire, fissandolo nella memoria e offrendolo a studiosi, artisti e curiosi. Il libro si configura oggi come una testimonianza preziosa, una sorta di archivio visivo della prima videoarte italiana.

Una pubblicazione che anticipa il futuro "Corpo Elettronico" non è soltanto un libro: è un documento storico, un oggetto di culto per chi studia le interazioni tra arte e tecnologia. In un presente dominato da media digitali, intelligenza artificiale e realtà virtuale, questa pubblicazione assume un valore profetico. La sua attualità dimostra quanto le sperimentazioni di ieri abbiano aperto la strada ai linguaggi del presente.

Attraverso "Corpo Elettronico", Prearo Editore ha reso visibile l’invisibile, offrendo un punto di vista unico sulla videoarte italiana e la sua evoluzione. Una pubblicazione che resta attuale e che testimonia il valore dell’editoria come spazio critico, sperimentale e visionario. Un invito a riscoprire una stagione creativa dove il corpo diventava immagine, e l’immagine, materia viva.

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