Cosa si intende per arte concettuale? Una guida per orientarsi
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Tra le correnti artistiche più dibattute e affascinanti del XX secolo, l’arte concettuale ha rivoluzionato l’idea stessa di creazione artistica. Nata tra gli anni Sessanta e Settanta, si distingue per l’enfasi posta sull’idea, sul concetto, piuttosto che sull’opera in sé. In questa guida a cura di Prearo Editore, esploreremo le origini dell’arte concettuale, i suoi protagonisti e il modo in cui ha trasformato il panorama dell’arte contemporanea.
Cos’è l’arte concettuale? L’arte concettuale (o "conceptual art") è una corrente in cui il fulcro dell’opera non è l’oggetto materiale, bensì l’idea alla base della sua realizzazione. L’opera può anche essere costituita da semplici parole, documentazioni fotografiche, installazioni minimali o performance. In altre parole: non è importante ciò che si vede, ma ciò che si pensa.
Origini e contesto storico Il termine viene ufficialmente coniato da Sol LeWitt in un saggio del 1967, ma le sue radici risalgono al Dadaismo e a figure come Marcel Duchamp, che già negli anni Dieci metteva in discussione il valore estetico dell’arte attraverso i suoi "ready-made". Negli anni Sessanta, artisti come Joseph Kosuth, Lawrence Weiner, On Kawara e Yoko Ono iniziano a produrre opere che eliminano quasi completamente l’intervento manuale dell’artista.
Principi chiave dell’arte concettuale
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L’idea è arte: il concetto è l’elemento fondamentale dell’opera.
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Dematerializzazione dell’oggetto artistico: spesso le opere sono effimere o solo documentate.
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Critica al mercato dell’arte: molte opere concettuali sfuggono alla logica della collezione e del possesso.
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Testo e linguaggio: parole, istruzioni e dichiarazioni diventano parte integrante dell’opera.
Esempi celebri di arte concettuale
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One and Three Chairs di Joseph Kosuth: una sedia, una foto della sedia e la definizione della parola “sedia”.
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Statements di Lawrence Weiner: frasi stampate su pareti o pannelli che descrivono azioni artistiche.
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I Am Still Alive di On Kawara: serie di telegrammi inviati ogni giorno per affermare la propria esistenza.
L’eredità dell’arte concettuale oggi L’arte concettuale ha aperto la strada a molte pratiche contemporanee, dal minimalismo alla videoarte, fino all’arte relazionale. La sua influenza è visibile nelle mostre e nelle collezioni di tutto il mondo, e continua a porre interrogativi su cosa significhi creare e fruire l’arte.
Il ruolo dell’editoria nell’arte concettuale: il caso Prearo Editore L’arte concettuale ha trovato uno dei suoi canali privilegiati proprio nel libro. Molti artisti hanno usato la pubblicazione come opera in sé, creando libri d’artista e monografie concettuali. Prearo Editore ha sostenuto questo approccio sin dagli anni Settanta, pubblicando libri che sono veri e propri spazi concettuali, in dialogo costante con la ricerca artistica.
L’arte concettuale è una sfida continua: ci invita a pensare prima di guardare, a riflettere sul ruolo dell’arte nella società. Conoscere le sue radici e i suoi protagonisti significa comprendere una delle rivoluzioni più profonde del nostro tempo. E attraverso i suoi volumi, Prearo Editore continua a dare voce a una creatività che non si lascia confinare in una cornice.